“Sprigioniamo sapori”, iniziativa imprenditoriale avviata dal Consorzio “La Città Solidale” all’interno del Carcere di contrada Pendente, ha provveduto nei giorni scorsi ad un servizio di pasti caldi offerti agli indigenti che manifestano da settimane in piazza Poste.
Nel merito di questa iniziativa si sono dette e scritte molte parole. Soprattutto quando, ultimato il periodo di questa generosa offerta, è apparso in corso Italia un cartello con su scritto “Da oggi ci hanno privato anche del cibo”.
“A questo punto – interviene Aurelio Guccione, presidente del Consorzio “La Città Solidale” – riteniamo opportuno chiarire la nostra posizione. La nostra iniziativa, non istituzionale, era ispirata all’assoluta gratuità, in un’ottica di intervento di emergenza a sostegno di persone bisognose. Un gesto che, fin dal principio, era inteso come limitato nel tempo. Non è possibile, infatti, scambiare un gesto di favore come un diritto acquisito per sempre. Abbiamo interrotto la distribuzione dei pasti perché il nostro budget di impresa non ci permetteva di proseguire.
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Pubblicato 17 Gennaio 2013